Il progetto nasce dall’esigenza di fornire agli adolescenti occasioni di incontro e di confronto, mirate a incoraggiare atteggiamenti di cui ogni giovane diviene consapevole nello scambio reciproco. La comunicazione adottata dai ragazzi nel contesto sociale e culturale in cui viviamo spinge all’omologazione e al bisogno di sentirsi “uguali”, dove l’identità non viene più misurata in termini di individualità ma viene pesata in relazione alla canonicità degli atteggiamenti posti in essere. La scoperta del valore della propria diversità passa attraverso la consapevolezza del proprio mondo interiore e delle modalità di relazione differenti utilizzate da ogni individuo in rapporto con se stesso e con gli altri. Il percorso formativo si propone dunque di portare alla “ri-scoperta” del senso originale della comunicazione in ogni sua forma, servendosi del linguaggio utilizzato dai giovani per conoscersi e arrivando a svelare i segreti della comunicazione non verbale.

Contenuti:

La nota abbreviazione T.V.U.M.D.B (ti voglio un mondo di bene) usata dai ragazzi cela in sé il bisogno di esprimere e comunicare la propria affettività “a distanza”; ma cosa accade quando i giovani si trovano faccia a faccia? Quali sono gli ostacoli che impediscono ai ragazzi di comunicare in maniera diretta i propri sentimenti positivi? Il percorso formativo si propone di portare alla “ri-scoperta” del senso originale della comunicazione in ogni sua forma, servendosi del linguaggio utilizzato dai giovani per conoscersi e arrivando a svelare i segreti della comunicazione non verbale. Comunicare attraverso il corpo, sperimentando il valore di un sorriso o di un abbraccio, comporta la necessità di fermarsi a riflettere sulla propria intima emotività, sui propri atteggiamenti fisici e sul concetto di rispetto.

Obiettivi:

• Promuovere una comunicazione efficace e non superficiale
• Conservare e difendere la propria diversità
• Riconoscere il proprio mondo emotivo
• Vivere attivamente in comunità
• Esprimere la propria affettività
• Creare uno spazio di confronto con la famiglia e il mondo adulto